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Azienda Agricola Mascherpa

La nostra storia

È il 1947 quando i fratelli Francesco e Celeste Mascherpa decidono di uscire dall’azienda paterna e mettersi in proprio. Il desiderio è quello di portare avanti in autonomia quanto appreso negli anni di duro lavoro sotto la guida del padre Giovanni, ossia l’allevamento dei bovini da latte e la cerealicoltura. Dopo aver girato per alcune cascine dell’area pavese, si installano nel 1958 in Frazione Tortorolo, dove rilevano i terreni che ancora oggi coltiviamo. Nei primi anni di vita, l’attività principale è quella zootecnica, mentre quella risicola ha il ruolo di integrazione del reddito, assieme a frumento e mais.

Fino al termine degli anni ‘60 i metodi di coltivazione erano caratterizzati da un forte ricorso alla manualità. Il riso veniva seminato e fatto crescere in appositi vivai, dai quali era prelevato dopo circa quaranta giorni per essere trapiantato manualmente nei campi. Qui si sviluppava e maturava fino al momento della raccolta, che avveniva anch’essa manualmente. Con l’avvento della meccanizzazione è stata modificata la suddivisione dei campi, con importanti opere di bonifica e spianamento. Si è passati quindi da camere ristrette, funzionali alle operazioni svolte dall’abbondante manodopera allora necessaria, a superfici meglio adatte all’operatività delle macchine.

Dai primi anni ‘50 l'azienda si è dotata di un proprio impianto di essicazione. Verso la fine degli anni ‘70 l’allevamento viene progressivamente abbandonato e la risicoltura diventa il fulcro dell’azienda, affiancata in rotazione dalla coltivazione di mais e soia. A partire dal 1989 l’azienda passa alla conduzione del figlio di Francesco, Luigi Angelo. Si rafforza l’attenzione per la produzione di riso da seme, ovvero il riso che sarà destinato l’anno seguente a fungere da semente e che richiede quindi parametri di qualità e purezza superiori al riso destinato al consumo alimentare. Luigi Angelo è chiamato a collaborare con l'Ente Nazionale Risi per la ricerca e la sperimentazione di nuove varietà. Degli ultimi anni è la scelta di destinare una quota della produzione al Carnaroli e la volontà di mettere sul mercato un prodotto a marchio proprio. Oggi l’azienda è guidata da Enrico, nipote di Francesco e figlio di Luigi Angelo, da poco subentrato come titolare.

Ci stiamo impegnando alla conversione di parte della superficie aziendale ad agricoltura biologica ed abbiamo ottenuto un certificato di conformità in materia, rilasciato da Bioagricert S.r.l..

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